Papa Luciani: Crimine o casualità

Le varie critiche, divieti e scandali da parte del Papa Benedetto XVI su anticoncezionali , unioni civili e pedofilia fra i preti sono oramai all’ ordine del giorno. Come lui, i vari papi che l’hanno preceduto attuarono una serie di soprusi e disapprovazioni nei riguardi della società: basti pensare a Pio IX, beatificato nel 2000 e fautore dei crimini sullo sterminio degli ebrei , o il suo “beatificatore”, Giovanni Paolo II che ha sostenuto sindacati e organizzazioni anti-comunista, ma collaborò con dittature di destra come quella di Augusto Pinochet in America Latina. Negli archivi di contraddizioni che il Vaticano è sicuramente la scomparsa del Papa Giovanni Paolo I .

Albino Luciani, nato a Forno di Canale il 17 ottobre 1912, fu il 263º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica e il 5º sovrano dello Stato della Città del Vaticano.

Eletto dal concilio vaticano il 26 Agosto del 1978 con il nome di Giovani Paolo I, Luciani rivestì la carica di Papa per la bellezza di 33 giorni, uno dei mandati più brevi che la storia ricorda, morendo il 29 Settembre dello stesso anno . Nel comunicato ufficiale della sala stampa del Vaticano si disse, infatti, che il Papa sia stato trovato la mattina del 29 Settembre dal suo segretario privato verso le cinque e trenta con la luce accesa come se fosse intento a leggere .In seguito, il medico ne confermò il decesso avvenuto la sera prima alle undici e trenta. Nei giorni a seguire, però, fiorirono pesanti contraddizioni sul suddetto comunicato: in primo luogo si afferma che il primo a trovarlo morto non fu il suo segretario ufficiale, bensì una suora che lo accudì anche prima del suo pontificato, collocando il ritrovamento del cadavere un’ ora prima di quella affermata nel comunicato ufficiale. Inoltre, molte testimonianze affermano che la morte fu alle prime ore del mattino invece che alle undici e mezzo della sera precedente e, infine, molti sostengono che la morte del Papa non avvenne per arresto cardiaco ma per assunzioni di medicinali che il Santo Padre assumeva in quel periodo ( tesi che non sarà mai confermata, in quanto non ci fu NESSUNA AUTOPSIA che ne confermò il vero motivo).

Ma quando e, soprattutto, com’ è realmente morto Papa Albino Luciani?

Il Vaticano, a queste provocazioni, mette solo il solito muro di silenzio che la rende sempre protagonista per ogni provocazione che si fa.

Camillo Bassotto, biografo del defunto Papa, racconta nel suo libro” Il mio cuore è ancora a Venezia” che, alla morte di Luciani, la suora che accudiva il Santo Padre, Vincenza Taffarel , fu costretta dalla Santa Sede a non divulgare la sua testimonianza sul ritrovamento del cadavere nella stanza: in più, la suora chiese a Bassotto di non pubblicare la testimonianza prima della sua morte. La suora afferma, infatti, che l’ ora del decesso del papa sarebbe avvenuta verso le prime ore del mattino e non la sera prima. Questa tesi, inoltre, ebbe la sua totale conferma dai responsabili dell’ Ospedale Cattolico di Roma.

David Yallop, scrittore investigativo, invece, suppone nel suo libro “ In nome di Dio” elle considerazioni riguardo un assassinio del Papa. Sottolineando l’ assenza di prove, lo scrittore afferma che al Papa gli sia stata amministrata della digitalina, un veleno che non lascia tracce, nelle medicine che assumeva regolarmente. In seguito, individuando le ragioni e le spiegazioni di questo assassinio, Yallop punta il dito su 4 presunti colpevoli dell’ omicidio con relativo movente: Arcivescovo Marcinkus, Presidente dell’ Istituto per le Opere Religiose( IOR) , Roberto Calvi, Presidente del Banco Ambrosiano, Michele Sindona, membro della Loggia P2 e Licio Gelli, giornalista e membro anche lui della Loggia P2. Una settimana prima del suo decesso, infatti, Albino Luciani aveva deciso di attuare una riforma della Banca Vaticana, eliminando Marcinkus dal suo incarico perché protagonista, insieme ai sopra citati, di una frode di ben un miliardo e trecento milioni di dollari. Il Vaticano, all’epoca, negò tutto ma nel 1984 accettò di pagare ben 250 milioni di dollari come risarcimento del fallimento del Banco Ambrosiano.

Gianni Gennari, scrittore, giornalista e teologo, ricevendo delle testimonianze da un alto responsabile che ha preferito rimanere anonimo , ha dichiarato che il Papa in quel periodo assumeva dei tranquillanti che lo avrebbero fatto dormire . Prendendo questo presunto “ intruglio” con una dose probabilmente errata, il Papa avrebbe avuto una tale vaso dilatazione durante la notte e che, in seguito, l’avrebbe condotto alla morte.

Questa è una delle testimonianze e supposizione che si fa sulla morte, come quella di John Cornwell , scrittore ed ex-seminarista, ingaggiato dalla Santa Sede per confutare la morte del Papa.

Cornwell afferma che il Santo Padre, già molto malato, morì per cause naturali, a seguito allo stress e alle responsabilità che ebbe per i grossi impegni da capo della Chiesa. In più, lo scrittore avanza una sua supposizione: Luciani sarebbe morto in piedi per embolia e, dopo la scoperta del cadavere adagiato per terra da parte dei suoi segretari, è stato messo da questi ultimi in posizione seduta nel letto, strappandogli involontariamente la veste che fu trovata in dosso al momento del suo “ ufficiale” ritrovamento.

Certo è che la presunta malattia del Papa affermata da Cornwell, però, non è testimoniata ne da un certificato medico ne dalle persone che l’ hanno visto giorni e settimane prima del suo decesso ( medici compresi) , bensì il contrario. Solo dieci anni dopo, in maniera quasi inaspettata, uno dei segretari dell’allora Papa disse che quella sera Luciani accusò delle fitte al petto e che, presumibilmente , sono ricondotte ad un principio di infarto. Questa testimonianza fece molto discutere più che altro per l’eccessivo ritardo della testimonianza stessa.

Un altro interrogativo è su ciò che stava leggendo Papa Luciani al momento del ritrovamento del suo corpo. Il segretario privato del Pontefice disse che il Papa, al momento della sua morte, stava leggendo “ L’imitazione di Cristo ” che, dopo la Bibbia, è il libro più diffuso nella comunità cristiana occidentale. Questa testimonianza fu smentita da altri segretari: dissero che il papa al momento del ritrovamento stava leggendo degli appunti da lui realizzati. Questi presunti appunti sono ,difatti, “magicamente” scomparsi. In più, sia Gennari Yallop affermano che, la sera prima del la morte, il Papa ebbe un incontro con il Segretario di Stato Vaticano Jean Villot avvenuta prima di cena. In questo incontro, il Papa illustrò al Segretario di Stato un suo organigramma che illustrava dei cambiamenti in CURIA che avrebbe voluto attuare. Il segretario di Stato gli disse che questi cambiamenti avrebbero messo in cattiva luce gli orientamenti e le opinioni fondamentali fatti dal predecessore Paolo VI . Il Papa si dispiacque molte per questa affermazione, ma ribadì con tutto se stesso la volontà di attuare ciò lui avrebbe voluto fare durante il suo papato. Luciani, infatti, non tollerava che uomini religiosi fossero a capo di Banche, in quanto del tutto contraddittorio secondo la loro fede.

Sicuramente l’accusa maggiore al Vaticano è quella della non avvenuta autopsia fatta sul cadavere del Santo Padre: accusa che si ritiene fondata sia per i dubbi sulla vera morte sia per scrivere una vero comunicato ufficiale.

Omicidio o no, Papa Luciani nei suoi 33 giorni dimostrò di volere una Chiesa umile, trasparente, che non avesse il potere che , attualmente, ha . Dimostrò anche un senso di modernità su molti campi, tra cui scientifici: come ad esempio il suo famoso “SI” alla pillola per il controllo delle nascite.

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