Francia: al via il disegno di legge sui matrimoni gay


Saranno il presidente di Lesbian and Gay Pride, Vincent Autin, e il suo compagno da sei anni, Bruno, i primi sposi gay di Francia. A comunicarlo, qualche giorno fa, lo stesso Autin su decisione del governo di Francois Hollande che a fine mese, il 31 ottobre, presenterà al Consiglio dei Ministri il nuovissimo disegno di legge in merito ai diritti della comunità omosessuale francese.

In particolare, stando a ciò che ha rilasciato il quotidiano francese Le Monde, in possesso della copia della legge, le grandi novità stanno principalmente nell’apertura verso i matrimoni fra omosessuali («Il matrimonio è contratto tra due persone di sesso opposto o dello stesso sesso» si legge nella bozza del documento) e nella possibilità, per questi ultimi, di adottare bambini o di ricorrere alla fecondazione assistita, aspetti, questi, che comunque verranno discussi e approfonditi in un secondo momento.

Grande gioia per i due futuri sposi, che si sono detti lusingati e onorati di essere stati scelti, ma anche tante polemiche che continuano a spaccare l’opinione pubblica e politica. In particolare, alcuni sindaci della Francia, fra cui Jacques Bompard, primo cittadino della città di Orange e appartenente al partito di estrema destra Ligue du Sud, si è detto fermamente contrario ai provvedimenti del governo al punto che, dal mese scorso, ha organizzato una raccolta firme per impedirli, arrivando ad oggi a più di mille adesioni. Queste le sue parole: “Se mai questa legge funesta dovesse entrare in vigore, propongo di introdurre un articolo che permetta ai sindaci, sulla base di una clausola di coscienza, di non celebrare questi matrimoni”.

“E’ importante ricordare che in uno Stato di diritto, in una democrazia, quello che conta è il voto dei cittadini – gli ha risposto il primo ministro Jean-Marc Ayrault – Io rispetto le opinioni diverse, ma allo stesso tempo i francesi hanno votato e quello che prevarrà è il voto in Parlamento”.

Bisogna ricordare che la legalizzazione dei matrimoni gay era fra le promesse fatte in campagna elettorale da Hollande.

Ciò che non convince del testo di legge, secondo la maggior parte dell’opinione pubblica francese e non, è l’abolizione che il governo vuole fare dei ruoli ufficiali di madre e padre. Vi si legge infatti che al posto di queste categorie verranno introdotte quelle di ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ma parliamo di ambiti burocratici, ufficiali, inerenti la documentazioni e i certificati; nulla a che vedere, quindi, con il modo in cui il bambino potrà e vorrà rivolgersi ai genitori in futuro. Numerosi sono gli esempi di figli di genitori omosessuali che parlano delle loro due mamme o dei loro due papà, senza che vi sia confusione ma solo reciproco affetto, come possiamo vedere in questo video:

Il dibattito è aperto e attuale anche in Italia, dove nella giornata di sabato Pd, Sel e Psi hanno presentato formalmente la loro ‘Carta d’Intenti’. Nel testo si parla, oltre che di lavoro, di Europa e di sviluppo, anche dei diritti di uguaglianza, in particolare per quanto riguarda la comunità gay. “Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico” è quanto si legge nel testo sottoscritto da Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Riccardo Nencini.

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