Brindisi: il criminale è ancora a piede libero

Il criminale è ancora a piede libero, il mostro che si nasconde dietro l’esplosione dell’istituto professionale Morvillo Falcone si cela ancora nell’ombra.

Sembrava fatta, l’incubo era finito, questo il primo pensiero quando l’uomo sospettato e rintracciato grazie ai video di sorveglianza stradale era stato portato in questura fino alle 3 di mattina per l’interrogatorio.

Poi una ferita che lentamente e dolorosamente era pronta per essere ricucita, improvvisamente torna a sanguinare: non è lui.

L’uomo che ha confermato “me la cavo”, quando gli è stato chiesto a riguardo della sue abilità elettroniche e continua “ora l’unica cosa che voglio è essere lasciato in pace. Sono un uomo onesto, non c’entro niente con la bomba”.

“É stato un incubo” afferma frastornato dopo aver indossato, seppure per breve tempo, la maschera del mostro di brindisi. Un gruppo di facinorosi ha preso a calci e pugni un’auto civetta della polizia nella quale pensavano ci fosse uno degli arrestati. Per questo motivo la questura ha diffuso il comunicato «Non ci sono arrestati, non ci sono fermati, non ci sono indagati in questo momento e non ce ne saranno nelle prossime ore».

Continuano i vari tentativi di orientare i sospetti.

È stato poi chiesto di videoregistrare i funerali della giovane Melissa,l’ ipotesi è che l’attentatore si sia presentato.

Le indagini sul posto continuano meticolosamente, senza tregua ma sono già due le piste che hanno condotto a risultati inconcludenti. La prima, istintivamente seguita in direzione delle società mafiose, fermata sia per motivi tecnici (la SCU non avrebbe difficoltà a trovare della dinamite anziché adoprare del GPL), sia per motivi logici (Le organizzazioni criminali cercano il consenso del popolo e mai minerebbero la propria reputazione), la seconda, conclusasi alle 3 di stamattina nel buio.

Prima le tre bombole di gas esplose per spegnere le vite di ragazzi, poi il terremoto, in un contesto politico difficile che molti stanno riconducendo paranoicamente ad una nuova strategia della tensione e l’Italia trema.

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