Vaticano: La fumata è nera

I cardinali non hanno ancora stabilito il nome del nuovo Papa

Alle 19,41 di ieri il comignolo della Sistina ha iniziato a sbuffare un fumo nerissimo e ha rivelato al mondo che non c’è ancora il nuovo Papa. Occorrerà attendere. Era un risultato scontato, anticipato anche dal responsabile della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

Un risultato arrivato solo un paio di ore dopo l’Extra Omnes che è stato pronunciato alle 17,31. Da quel momento in poi è iniziato, ufficialmente, il Conclave per l’elezione del successore di Benedetto XVI. Ma i 115 cardinali elettori non erano ancora soli: prima di avviare le operazioni di voto hanno ascoltato una meditazione del cardinale maltese Prosper Grech, trovata stampata anche all’interno della cartellina rossa riservata a ogni elettore.

Ognuno il proprio posto, in ordine alfabetico, ognuno con la propria cartella rossa, bordata d’oro con lo stemma papale al centro, l’Ordo Rituum Conclave rilegato in verde, un piccolo libro della Liturgia delle Ore e la Costituzione Apostolica. Sotto le volte affrescate da Michelangelo era tutto pronto quando i cardinali hanno fatto ingresso, giungendo in processione. Così come erano pronte le tre urne: una per inserire il foglietto con il voto, una per le schede scrutinate e una che deve essere a disposizione nel caso qualche cardinale non possa muoversi e debba votare nella propria stanza a Santa Marta.

I cardinali hanno preso possesso dei locali loro assegnati. Da qui si sono spostati in basilica per la celebrazione della messa Pro Eligendo Pontifice, aperta anche ai fedeli. Sotto gli occhi di centinaia di persone tra religiosi e laici, il cardinale decano Angelo Sodano ha invocato il Signore affinché conceda al mondo «un Pontefice che svolga con cuore generoso la luminosa missione» al servizio di una Chiesa chiamata «alla massima opera di carità che è l’evangelizzazione».