Travel blogger: un’alternativa ai fashion blogger

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Via tacchi e capi firmati, zaino spalla e voglia di avventura: il travel blogger

Oggi voglio parlare di una categoria di blogger che sento molto vicina e che si sta facendo sempre più strada sui vari social network. Quella dei travel blogger, ragazzi di tutto il mondo e di tutte le età che uniscono la loro passione per la fotografia, la scrittura, e naturalmente i viaggi per creare un mix interessante e che attira sempre più followers . I travel bloggers si servono specialmente di Instagram per condividere foto dagli angoli più remoti del mondo, mentre si divertono nuotando con le tartarughe, fanno sport estremi, assaggiano i cibi più strani del mondo o stringono la mano a personalità importanti dei paesi che visitano.

Insomma stimolano la nostra curiosità e diciamolo, la nostra invidia. Ragazzi e ragazze che talvolta si uniscono per creare un gruppo di viaggiatori che condividono le loro esperienze sui relativi blog, profili facebook o twitter. Ci sono quelli che preferiscono tenere un Vlog, un diario sotto forma di video che aggiornano regolarmente sul loro canale youtube, come fa per esempio Louis Cole, conosciuto sul web con il nome del suo canale “funforLouis”. probabilmente uno dei più conosciuti, il vlogger britannico ha inizialmente iniziato il suo canale con il nome “foodforLouis” ed è anche stato al centro di parecchie polemiche per aver pubblicato un video in cui era intento a mangiare un pesciolino rosso, suscitando controversie nel mondo animalista.

Il suo canale sul cibo “assurdo” è stato abbandonato, Cole ha pagato una multa e ammesso la sua colpa. Noi non possiamo far altro che essere felici, visto che le sue prove consistevano in mangiare vari animali vivi, e preferiamo largamente vederlo scalare montagne e piramidi.
Oltre lui, ci sono altri blogger affermati, che si orientano in altre direzioni ma condividono la sua passione per i viaggi; c’è per esempio l’australiana Jessica Stein, creatrice del popolare blog Tuulavintage, nel quale accoppia le sue due più grandi passioni, la moda e i viaggi .
E ancora, i due fratelli dietro la geniale idea di Vagabrothers, Marko e Alex Ayling, che si definiscono due bloggers e backpackers in missione per il mondo per esplorare e conoscere nuove persone.

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Questi blogger, in mia opinione, si inseriscono bene nel contesto moderno in cui ci troviamo a vivere. Oramai noi giovani dobbiamo essere flessibili e fantasiosi, inventarci un lavoro, perché non esistono più quelle professioni “assicurate” , campi in cui ci si può muovere con sicurezza. Oggi bisogna mettersi zaino in spalla e idee ben chiare, uscire ed esplorare il mondo. È pieno di idee li fuori, e se siamo bravi possiamo anche coniugare il nostro successo con l’aiuto all’ambiente del pianeta che ci prestiamo ad esplorare. Come non pensare che il travel blog possa diventare un facile mezzo per poter pubblicizzare un modo eco di viaggiare, una maggiore consapevolezza e magari aiutare a cambiare un piccolo angolo del mondo, perché è goccia a goccia che si fa un oceano.

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