Terremoto: Emilia Romagna in ginocchio. Parte su twitter la crociata per donare i soldi alle popolazioni colpite

Un’altra scossa. Il governo proclama il 4 giugno lutto nazionale. Così si presenta l’Italia oggi. Divisa in due.

Gente in strada, ancora paura. La terra è tornata a tremare alle 9.00 di stamani mattina, una scossa di magnitudo 5.8 della scala Richter. Morti e feriti,tra cui lavoratori intenti a riparare e a ricostruire,nei famosi capannoni,quel poco che si poteva con grande dignità e umanità. La scossa è stata avvertita distintamente in tutta la Romagna così come in parte del basso Veneto, della Lombardia, della Liguria e del nord della Toscana.

E’ partita da Twitter la crociata per annullare la parata militare ai Fori imperiali del 2 giugno per destinare i fondi alle zone terremotate.Una richiesta che è nata da molti personaggi di rilievo,quali la figlia del fondatore di Emergency Cecilia Strada e politici noti come Nichi Vendola. Ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto: il presidente della Repubblica Napolitano ha fatto rilasciato una dichiarazione dicendo che”la festa della Repubblica si farà e sarà dedicata alle vittime del sisma.”

Intanto fino ad ora si contano 15 vittime. Ma si teme che il bilancio possa salire ancora. Intanto ripartono le polemiche che investono le autorità per aver dato il via libera a rientrare in scuole e abitazioni. Commuove la storia del parroco Don Martini,morto a Rovereto,per salvare la sua Madonnina.

Una operaia è morta invece a Cavezzo travolta dal crollo del mobilificio Malavasi. Si registrano poi numerosi feriti nel mantovano, nel piacentino e in provincia di Rovigo. A Mirandola sono crollati anche il duomo e la chiesa di San Francesco, risultano inoltre pesanti danni ai castelli di Finale Emilia e a quello di Crevalcore.

Intanto scoppia il panico in Italia dopo alcune dichiarazioni da parte di alcuni esperti: “Quello che riguarda l’Appennino sotto la Pianura padana è lo stesso processo che è iniziato appunto il 20 maggio e, nonostante fosse già noto, non aveva generato terremoti importanti negli ultimi secoli. Pensiamo che sia in corso una grande frattura mai verificata prima.”

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