Scandalo per François Hollande, trovati conti all’estero

La rivelazione arriva nel momento peggiore. Il tesoriere della campagna elettorale di François Hollande, Jacques Augier, 59 anni, di professione editore, è azionista di due società offshore nel paradiso fiscale delle isole Cayman. Lo scrive oggi «Le Monde», proprio mentre il governo socialista traballa per la confessione dell’ex ministro del Bilancio, Jérôme Cahuzac, che dopo aver negato per quattro mesi due giorni fa ha ammesso di avere un conto all’estero. Le polemiche sono violentissime anche contro l’Eliseo, accusato di complicità o almeno di ingenuità, per essersi fidato dei dinieghi di Cahuzac senza verificarli. O così pare.

Uno scandalo di cui non si sentiva proprio la necessità

Adesso questo nuovo scandalo. Augier ammette i fatti, ma precisa di non avere «né un conto bancario personale aperto alle Cayman né un investimento personale diretto in questo territorio». Insomma, nella sua posizione non ci sarebbe nulla di illegale. Ma c’è certo molto di imbarazzante in un momento in cui i politici francesi e i loro amici sono nell’occhio del ciclone.

Augier fa sentire la sua vicinanza

E Augier è vicinissimo a Hollande. Si è diplomato all’Ena, la mitica scuola della classe dirigente, nella stessa promozione Voltaire di cui fece parte il Presidente (e anche la sua ex compagna Ségolène Royal e l’ex primo ministro di Chirac, Dominique de Villepin). A introdurre Augier nel mondo degli affari fu André Rousselet, finanziere e intimo amico di François Mitterrand. Augier debuttò raddrizzando i conti della compagnia di taxi G7 e uscendone dopo 13 anni con un attivo di 11 milioni di euro. Poi iniziò a fare affari in Cina. Sarebbero stati appunto i suoi soci cinesi a insistere per l’apertura di una holding alle Caiman. Attualmente Augier è editore del magazine «Books» e, dal gennaio scorso, di «Têtu», il primo mensile gay francese.