Scandalo corruzione sulla casa reale spagnola

scandalo corruzione

Terremoto nella casa reale spagnola dove, la prima volta nella storia della monarchia, una testa coronata finisce in un’inchiesta criminale. Cristina, secondogenita del re di Spagna, è stata indagata per corruzione dal giudice istruttore di Palma di Maiorca, Josè Castro. Questi è titolare dell’inchiesta sulla Fondazione Noos, nella quale sono imputati il marito dell’Infanta, Inaki Urdangarin, e il suo ex socio, Diego Torres, per appropriazione indebita.
I due avrebbero sottrato infatti sei milioni di fondi pubblici. La famiglia reale in serata in una nota si è detta “sorpresa”, ma la figlia di Juan Carlos dovrà presentarsi dal giudice il 27 aprile.

Verrebbe da dire tutto il mondo è paese

L’Infanta era riuscita a evitare il coinvolgimento in due occasioni, in apertura dell’inchiesta, due anni fa, e poi lo scorso febbraio, quando Torres la descrisse come attiva nell’attività della Fondazione. Questa volta però Torres ha prodotto un’altra serie di email dalle quali emerge il ruolo dell’Infanta. E Castro non si è tirato indietro affermando che ”sarebbe stata una smentita del principio secondo il quale la giustizia e’ uguale per tutti”.

Rubati milioni di fondi pubblici

Secondo Torres la Casa reale “conosceva, protesse e favorì” l’attivita’ della Fondazione, accusata di aver gestito per scopi privati milioni di fondi pubblici stanziati da vari enti, quali i Governi delle Baleari e di Valencia. Dalle email emergerebbe chiaro il ruolo di Cristina: comunicazioni tra Urdangarin, Torres, l’Infanta, Revenga per scambiarsi pareri, chiedere consigli su progetti in corso o da realizzare. Cristina riceve nella sua e-mail di segretaria del Noos comunicazioni di lavoro da Revenga e da suo marito che le sottopone la scelta di alcune sue iniziative.

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