Ratzinger non è più Papa

Giuro obbedienza al mio successore

Nella giornata odierna, ufficialmente, Benedetto XVI ha abbandonato il Conclave. Le prime dichiarazioni arrivano proprio da lui: «E tra voi, tra il collegio cardinalizio, c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza».

A qualche ora dal nuovo stato di pontefice emerito, Ratzinger ha voluto rassicurare i presenti che non è sua intenzione fare ombra a nessuno, che resterà nel monastero di clausura sul monte vaticano a pregare, e che «con il suo amore continuerà a lavorare per il bene dell’umanità» come «semplice pellegrino» senza pretese. Del resto «inizia da oggi l’ultima tappa del suo pellegrinaggio sulla terra».

Durante il congedo, poi, non sono affatto mancati cenni alle difficoltà incontrate durante il percorso spesso molto difficile del pontificato. «Abbiamo vissuto momenti di fede bellissimi di luce radiosa nel cammino della Chiesa, assieme a momenti un cui qualche nube si è addensata nel cielo».

Ora la speranza è che le divisioni e le inimicizie nate tra alcuni dei cardinali facciano spazio ad una nuova stagione meno tribolata. «Prego che il collegio dei cardinali sia come una orchestra, dove le diversità, espressione della Chiesa universale, concorrano sempre alla superiore e concorde armonia».

Ratzinger, poi, ancora una volta, saluta tutti con grande affetto: «Io sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa – sono le ultime parole dal balcone di Castel Gandolfo, pronunciate al crepuscolo, prima di essere inghiottito dal silenzio – Grazie, grazie di cuore a tutti e buona notte».