Siete pronti a fumarvi Bob Marley?

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All’alba di un nuovo brand: l’erba Bob Marley

Eccola qua. L’ennesima storia di “uso” (o “abuso”) dell’immagine di un artista. Quando si parla di musica e marijuana il primo nome che ti viene in mente è quello di Bob Marley, almeno credo.
Utilizzando questa associazione di idee nasce la Marley Natural. Non chiamatela solo erba. La famiglia ha deciso di metterci su un vero e proprio business.

È qui che entra in gioco il Sing. Brendan Kennedy, uno dei fondatori, insieme a Michael Blu e Christian Groh, della società di private equity Privateer Holdings.

Ovviamente non si mettono a rollare spinelli, non direttamente almeno. La Private Holding si occupa di investimenti, legali, nel campo della cannabis medica. Kennedy ha iniziato a chiacchierare con la famiglia del musicista giamaicano a partire dall’anno scorso. All’epoca la famiglia Marley si era dimostrata non troppo felice dell’uso strumentalizzato dell’immagine di Bob Marley.

Poi devono aver visto l’assegno.

family

Nato così l’accordo tra la società e gli eredi di Bob, sono (quasi) pronti per lanciare il primo brand globale di “erba” a uso ricreativo. Non ridete…”a uso ricreativo”, è una cosa seria!

Il lancio è previsto per la fine del 2015 nei Paesi del mondo e negli Stati americani che hanno legalizzato il commercio della marijuana, hanno annunciato gli eredi del cantante e la Privateer Holding.

Nel cominciato stampa della Privateer si dice che: “la Marley Natural offrirà una varietà di cannabis giamaicana ispirata a quella che usava lo stesso Bob Marley”.  Sembra lo spot dei divani “siamo rimasti gli stessi da oltre 50 anni”.

La Marley Natural non sarà solo erba da fumare. Sul mercato finiranno anche tutta una serie di altri prodotti e derivati, come infusi di canapa, prodotti solari e lozioni contenenti prodotti tipici giamaicani. Il catalogo del Marley Natural sarà distribuito su scala mondiale, i prodotti avranno tutto lo stesso marchio, ma saranno coltivati e distribuiti localmente nelle varie giurisdizioni in cui la sostanza è legale. Capitalismo o business?

Cedella Marley, primogenita della coppia, ha tenuto a chiarire: “Mio padre sarebbe felice di vedere finalmente le persone comprendere il potere curativo dell’erba. Lui vedeva nella marijuana qualcosa di spirituale in grado di risvegliare il nostro benessere, di permetterci di approfondire le nostre riflessioni, di collegarci alla natura e di risvegliare la nostra creatività. La Marley Natural è un modo autentico di onorare e rispettare la sua eredità e potrà contribuire al dibattito sulla cannabis, in modo che possano terminare definitivamente i danni sociali che ha causato il proibizionismo”.

Brendan Kennedy, durante un’intervista all’Huffington Post: “Marley fumava dosi industriali di marijuana nell’ambito della sua fede Rastafarian e diceva che la droga era parte importante della sua crescita spirituale”.

La base logistica dell’impresa ha sede a New York. Il fatto ha suscitato le prime polemiche dalla Giamaica, sollevate dalla comunità Rastafariana. Delano Seiveright, direttore del Jamaica Ganja Law Reform Coalition, un’organizzazione non governativa, ha dichiarato di sperare che la famiglia Marley inizi a sviluppare un’industria legale della cannabis anche in Giamaica, dove il commercio di marijuana dovrebbe diventare legale il prossimo anno. Incredibile, ma vero.

Kennedy aggiunge: “Siamo in un clima di rapide trasformazioni. Il 70% degli americani vive ora in uno stato in cui la cannabis è legale”. Secondo lui la Marley Natural potrebbe diventare un giorno l’equivalente della Starbucks. Andiamoci piano!

Secondo il rito del Rastafarianesimo la marijuana stimola la connessione spirituale col Divino. Bob sosteneva che la marijuana fosse un sacramento sancito dalla Bibbia: Libro dei Salmi 104:14 – “Ha creato l’erba per il bestiame e l’erba per l’uomo”. Amen.

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