Napoli multicolore per il gay pride

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Gay pride in una Napoli meravigliosa

Il sole era forte, ma non è bastato a fermare le migliaia di persone accorse. La musica e la gioia di stare insieme per dire basta alle ingiustizie, per chiedere quello che dovrebbe essere normalmente ripartito a tutti gli uomini in quanto tali, il diritto ad amare liberamente, e a lasciarsi amare.
Nell’aria bolle di sapone, bandiere colorate e risate, mentre suonavano pezzi storici che hanno fatto la storia della lotta alle ingiustizie, ma anche semplicemente che cantando la bellezza dell’amore in quanto tale; Queen, Oasis, Beatles, ma anche Articolo 31 (siamo sempre in Italia!) e un immancabile Renato Zero. Tutto in un clima di festa tranquilla, i curiosi affacciati alle loro finestre che si divertono scattando foto e gridando ogni tanto “siamo con voi”. Non ci sono stati episodi di violenti contrari o aggressioni di alcun tipo, tutto si è svolto in serenità. Non sono mancati momenti di vera e propria “napoletanità” con balli al suono di tamburelli e canti tipici, o squadre di calcio che invitavano a “dare un calcio all’omofobia” con tanto di porta e pallone e divise.

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È stata la festa delle diversità, viste dal loro lato migliore; c’erano persone di ogni età che si trovavano li per cantare i loro diritti o quelli degli altri, perché diciamo la verità, il gay pride non deve assolutamente essere un evento a cui partecipino solo i diretti interessati. Bisogna sostenere i diritti degli altri allo stesso modo in cui si sostengono i propri. Siamo contro la diversità, siamo per un mondo vario e, appunto, colorato.

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Hanno naturalmente preso parte alla manifestazione non solo le associazioni per i diritti degli omosessuali, ma anche altre che sostengono i diritti di altre categorie in difficoltà,ma che volevano comunque sostenere la causa. E così abbiamo avuto la possibilità di veder sfilare moltissime persone con maglie e adesivi di Amnesty International, l’UAAR (unione atei e agnostici razionalisti) , l’Italia Animalista in Movimento e altre ancora.

Il corteo è passato tra alcune delle strade più belle e rappresentative di Napoli, come Via Toledo, e alcune piazze, come Piazza Carità e la magnifica piazza del Plebiscito, regalando immagini oltre che significative anche scenicamente bellissime. È giunto infine a Via Partenope, che costeggia il golfo della città, passando così dal cuore della città vecchia fino alla zona più turistica a ricercata, mettendo in luce la tolleranza di una città che troppo spesso è vittima di pregiudizi ed è vista come arretrata e bigotta. Napoli si è mostrata al meglio, mettendo a disposizione di questo allegro corteo tutta la sua tolleranza e i suoi paesaggi.

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In un’epoca difficile e controversa, dove ci sono paesi dilaniati da guerre volute da chi guarda con occhio gelido al mondo come ad una scacchiera, dobbiamo essere noi, il cuore che pompi sangue nelle vene, facendo scongelare questi occhi, aprendogli la vista su un mondo buono, che ama il prossimo e difende i suoi diritti come se fossero i propri.

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