McDonald’s assediato da insulti, fallita campagna lanciata su Twitter

Come dice un vecchio proverbio “I soldi non comprano tutto”, sembra proprio che McDonald’s, nota azienda di fama internazionale nel campo del fast-food, abbia registrato molte critiche sul web in questi giorni. In particolare la famosa multinazionale ha riscontrato risposte negative su Twitter, per quanto riguarda le ultime campagne ideate per far conoscere a livello globale i propri prodotti alimentari.   Non proprio tutte le grandi multinazionali sono in grado di farsi spazio sul mondo del web, e con il boom dei social network ogni giorno ne inventano una nuova; d’altronde è così che si guadagnano i soldi: sfruttando anche le più misere ingenuità di una persona. Facciamo un esempio: Facebook, come social network, nasce per mettere in comunicazione più utenti e per farli rimanere in contatto, nonostante la lontananza geografica. Questo sarebbe il suggerimento di fondo per definire un social network, ma alle soglie del 2012 possiamo dire che la creatura ideata da Mark Zuckenberg è diventata a tutti gli effetti una vera e propria macchina per fare marketing pubblicitario, e quindi per fatturare soldi. Se noi guardiamo ai meccanismi utilizzati, ci rendiamo conto che si tratta sempre e solo della visibilità; le persone pagano per essere maggiormente visibili e per ritaglirasi una loro importanza sul web. Così vale per le aziende emergenti e per quelle che puntano a consolidare il proprio monopolio anche su più fronti.

Il discorso che ho appena fatto, anche se puo’ sembrare poco attinente con il tema del giorno, in realtà ha una sua logica ben precisa: internet e i colossi del settore social sono il futuro trampolino per la notorietà, ma attenzione al messaggio che si vuole dare e soprattutto alla reputazione che si è venuta a creare nel corso degli anni. Questo in effetti è il caso di cui volevo parlarvi oggi. McDonald’s, nota in tutto il mondo per i panini definiti gustosi e la spesa esigua, ha deciso di sfruttare il nuovo sistema di advertising sponsorizzato dal social network Twitter e la reazione sul web è stata tendenzialmente negativa. Infatti sul web la maggioranza dell’opinione pubblica globale ritiene che ci siano delle questioni da mettere pienamente in luce. Così sono comparse sul web migliaia di storie e commenti in negativo riguardanti la credibilità del marchio McDonald’s. Si parla di avvelenamento da hamburger e forti critiche alla polita antisindacale e antianimalista, che vederebbe coinvolti molti volti della famosa azienda americana. Lo scandalo fa il giro del mondo e finisce sul famoso quotidiano economico inglese “Financial Times”. Addirittura il volume di critiche nei confronti di McDonald’s è stato così alto da dover costringere la stessa zienda all’interruzione immediata della campagna di advertising su Twitter. Lo stesso direttore dei socail media per la McDonald’s negli Stati Uniti ha annunciato la sconfitta pesante sul web. E adesso dopo questo avvenimento, anche altre aziende si stanno chiedendo se sia proficuo ottenere visibilità in questa determinata maniera. La risposta è incerta, ma sicuramente, se fatte le dovute attenzioni, anche le campagne di advertising sui social network possono portare grossi benefici. Ma occhio: mai essere convinti che tutto vada sempre bene, prendetevi del tempo, e magari anche dei buoni analisti programmatori.

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