Londra in difficoltà, la Siria attacca

Assad gela Londra

Il presidente siriano Bashar al Assad ha dichiarato importanti quanto rarissime dichiarazioni in un’intervista al domenicale britannico Sunday Times, nella quale, con certezza, il governo di Londra è stato profondamente attaccato, additando la sua posizione sulla crisi siriana come «superficiale e immatura».
«Non ci aspettiamo che chi appicca il fuoco possa diventare un pompiere», ha detto Assad, nell’intervista, escludendo qualsiasi possibilità per un ruolo del Regno Unito nella soluzione del conflitto in Siria.

Attivismo londinese

Il governo di Londra, senza ombra di dubbio, aveva mostrato nelle ultime ore una dinamica evoluzione sul fronte diplomatico ed era stato tra i primi ad aprire alla possibilità, da parte dell’Occidente, di sostenere i ribelli armati.

La settimana, infatti era iniziata con l’appello e la promessa congiunta del segretario di Stato Usa John Kerry e del ministro degli Esteri britannico per un maggiore sostegno all’opposizione siriana, che hanno poi convinto la coalizione politica anti-Assad a prendere parte al vertice sulla Siria, che aveva in un primo momento minacciato di boicottare.

«GOVERNO INGENUO E CONFUSO». In particolare, però, l’osservazione di Assad si riferisce alla possibilità di sostenere i ribelli siriani anche militarmente: «Come ci si può aspettare che il Regno Unito possa avere un ruolo mentre è determinato a militarizzae il problema», ha detto Assad. Che ha così terminato: «Il Governo (britannico, ndr) si sta comportando in un modo ingenuo, confuso e irrealistico».

La situazione appare profondamente difficile, adesso, bisognerà capire cosà avverrà in seguito a queste preoccupanti e pericolose dichiarazioni.