La protesta delle donne contro Don Corsi: tutte in chiesa in minigonna

Protesta delle donne contro Don corsi

Firenze, 29 Dicembre – In segno di protesta contro il Parroco Don Corsi, che con un volantino affisso in chiesa sulle responsabilità delle donne nel femminicidio ( Secondo Don Corsi, e donne vittime di femminicidio erano delle “provocatrici” ) sollevò un mare di polemiche,  tutte le donne domenica 30 Dicembre si recheranno in chiesa in minigonna, tacchi alti e vestiti provocanti.

L’iniziativa è stata presa da un’antropologa, Alessandra Verdini, specializzata in antropologia culturale e operatrice del centro antiviolenza di Pisa ‘Casa della donna’, la quale ha già raccolto numerose adesioni attraverso facebook.

Il parroco del Duomo di Carrara, don Raffaello Piagentini: “Vogliono venire a messa in minigonna? Non le manderò via, ma mi sembra una bischerata. La Chiesa, voglio ricordare anche a queste donne, è soprattutto la Chiesa del vescovo di La Spezia, che ha condannato i volantini di don Corsi”.

Protesta delle donne contro Don corsi

Protesta delle donne contro Don corsi

“Nessun messaggio diretto nei confronti del parroco del Duomo, don Raffaello Piagentini – prosegue la promotrice dell’iniziativa – che ha anzi in più occasioni dimostrato la propria apertura mentale ma non possiamo sottacere il fatto che le tesi di don Corsi non sono solo le sue ma di gran parte della Chiesa e della nostra società”.

“In tutte le città dovrebbe esserci una manifestazione come questa ma non possiamo dimenticare che le donne di Carrara il 7 luglio 1944 sfidarono a viso aperto e cacciarono i nazisti: noi vogliamo attualizzare quei valori e calarli in una piaga della società contemporanea come la violenza fisica e psicologica che troppe donne subiscono quotidianamente tra le mura di casa o al lavoro”.

Il luogo della protesta è stato scelto proprio dopo il periodo di riposo che si è preso il sacerdote di San Terenzo: “Altrimenti avremmo svolto questa iniziativa nella sua chiesa e questo faremo se, quando e dove il parroco tornerà a celebrare la messa”.

Numerose le notizie false lanciate, come l’abbandono dell’abito talare da parte dello stesso parroco: “Nessun mea culpa, non ho sbagliato. Smentisco di voler lasciare l’abito talare e di aver inviato alcuna lettera alle agenzie di stampa nella quale comunicavo questa decisione. Quanto scritto nel comunicato di questa mattina che non ho inviato io  è totalmente inventato.” Don Corsi si è poi detto “dispiaciuto per le ingiurie ricevute in questi giorni” ma ha voluto evidenziare il diritto di tutti a manifestare le proprie opinioni.

Andare in minigonna in chiesa può anche significare scendere ad un livello più infimo di quello già varcato dal parroco in questione: rispondere in questo modo potrebbe apparire come un gesto davvero pessimo, quasi infantile.

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