La prossima sarà una guerra cibernetica

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Le frontiere della nuova guerra cibernetica

La nuova guerra del Terzo millennio è la guerra cibernetica. Attacchi e intrusioni nelle reti informatiche e nei server di tutto il mondo che custodiscono segreti politici, militari ma soprattutto segreti economici. Bersaglio principale sono gli Stati Uniti, ma anche i paesi europei in particolare Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia sono nel mirino dei cyberguerriglieri.

Un attacco che può essere molto più che forte

L’ultimo caso stupefacente è stato rivelato recentemente dalla società americana di sicurezza telematica Mandiant. Almeno 140 amministrazioni pubbliche e aziende private americane ed europee – tra cui multinazionali, industrie di armamenti, agenzie spaziali, operatori energetici e media – sono state vittime per anni di attacchi cibernetici provenienti dalla Cina. Vi figurano anche due imprese svizzere.

Verrebbe da dire: nessuno è al sicuro!

Questi attacchi, attribuiti ad un’unità di hackeraggio dell’esercito cinese, possono avere tre obbiettivi, secondo Albert Stahel, direttore dell’Istituto per studi strategici di Wädenswil, nel canton Zurigo. “Innanzitutto possono essere un’azione di spionaggio classico per raccogliere informazioni su segreti contenuti in banche dati. In secondo luogo possono servire a rintracciare eventuali contatti tra oppositori al regime in Cina e media internazionali.

E, terzo, possono permettere di testare i sistemi di sicurezza occidentali, per scoprirne eventuali debolezze e lacune”.
A detta dell’esperto, l’esercito cinese possiede le conoscenze e gli specialisti necessari per eseguire operazioni di questo genere. “Non va dimenticato che la Cina produce già da anni numerosi computer impiegati nei nostri paesi. È il caso ad esempio dei prodotti Apple. I cinesi non dispongono solo di tecnologia hardware, ma anche software. Appena pochi giorni fa hanno presentato in Europa il più rapido smartphone del mondo”.

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