Election Day, all’estero hanno paura

All’estero appaiono preoccupati

Le prime dichiarazioni giunte dell’estero sulle nostre elezioni 2013 arrivano ai microfoni dell’Ansa dal Dipartimento di Stato americano:
“Riconosciamo i passi in avanti compiuti da Mario Monti, ma per fare altri commenti sull’esito del voto in Italia dobbiamo aspettare. l’Italia è un alleato di lunga data e il rapporto di amicizia proseguirà qualunque sia l’esito del voto”.

Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, a quanto pare, ha sicuramente preferito attendere prima di fare una valutazione. “I cittadini si sono espressi – si limita a dire Schulz – ora dobbiamo aspettare i risultati e vedere che possibilità ci sono di formare un governo stabile”.

I quotidiani stranieri sono decisamente pessimisti

Per quanto concerne, invece, i quotidiani stranieri, si può parlare tranquillamente di un’Italia a “rischio stallo” sul fronte della governabilità, con forti e certi pericoli per i mercati e per il futuro dell’Eurozona. Nei siti web dei principali quotidiani americani è evidente tutta la preoccupazione per i dati finora emersi dalle elezioni.

“L’Italia appare destinata a una situazione di impasse”, butta in prima pagina il Washington Post.
“Questo – prosegue il Wp – potrebbe avere un profondo impatto sulla capacità dell’Europa di uscire definitivamente dalla crisi finanziaria”.

Stessi timori, poi, sono stati espressi con chiarezza dal Wall Street Journal, secondo cui “gli italiani col loro voto sembrano aver respinto l’austerity”.
“Il futuro del governo e del Parlamento italiani appare più che mai incerto”, aggiunge il Wsj.
Appare evidente, dunque, che se dovessimo ascoltare le dichiarazioni provenienti dal mondo, ci sarebbe davvero di che preoccuparsi.