Cipro: adesso è il momento di voltare pagina

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Dopo la caduta, per il paese, è giunto il momento di risollevarsi

Cipro dopo il salvataggio e la paura della bancarotta prova subito a voltare pagina. I governanti sembrano aver ben studiato i principi fondamentali dell’economia almeno a giudicare dalla tempestività con la quale hanno già steso un piano per rilanciare l’economia dopo la randellata che il suo sistema bancario ha preso per imposizione della troika Ue-Bce-Fmi.

Gli economisti cercano strade alternative

Veloci e rapidi i tecnici e gli economisti governativi dell’isola hanno compreso che è inutile piangere sul latte versato e sulle condizioni che hanno portato il paese sull’orlo del crac finanziario. Per recuperare e pagare gli aiuti della comunità finanziaria internazionale esiste un’unica soluzione: rilanciare il Pil, creare ricchezza, incentivare gli spiriti animali degli imprenditori e la fiducia dei consumatori messi a dura prova dal possibile prelievo sui loro averi bancari.

Ipotesi scongiurata sotto i 100 mila euro di deposito ma che ha comunque fiaccato i ciprioti. Dunque per rimettere in moto la macchina il governo non ha perso tempo e ha messo già nero su bianco una serie di iniziative che vanno dall’abolizione del bando esistente sulle case da gioco alle esenzioni fiscali per le società che reinvestono i loro profitti sull’isola e altre facilitazioni per attrarre investimenti stranieri.
Ad annunciarlo è stato ieri il presidente Nicos Anastasiades nel corso di una riunione informale con i suoi ministri durante la quale ha illustrato un piano in 12 punti per rilanciare l’economia di Nicosia, messa a dura prova dalle drastiche misure di austerità richieste dai creditori internazionali che dovranno fornire a Cipro aiuti per 10 miliardi di euro.

L’attivismo di Cipro ha già aperto una breccia. I creditori internazionali della troika (Ue, Bce e Fmi) hanno concesso un anno ulteriore a Cipro per raggiungere l’obiettivo su un avanzo di bilancio al 4%, portando il limite al 2017. Lo ha riferito il portavoce del governo cipriota, Christos Stylianides, sottolineando che Nicosia sta negoziando per ottenere un anno ulteriore di rinvio. Sulla base dell’accordo preliminare con i creditori internazionali dell’eurozona e del Fmi, Cipro avrebbe avuto tempo fino al 2016 per raggiungere un surplus di bilancio al 4%. Infine Stylianides ha spiegato che il governo sta tentando di concedere alle imprese l’accesso al 40% dei loro depositi presso le banche oltre i 100 mila euro. I conti correnti sono attualmente congelati in attesa della ristrutturazione del settore finanziario di Cipro.

I misteri dell’accordo con troika

L’accordo preliminare con la troika era stato raggiunto sulla base di una proiezione che indica un calo del Pil del 3,5% quest’anno, mentre un funzionario cipriota, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha fatto trapelare che le stime aggiornate vedono una contrazione economica del 9% nel 2013 per il Paese. I possessori di grandi depositi in Laiki Bank, la seconda maggiore banca di Cipro, potrebbero arrivare a perdere fino all’80% del loro denaro, mentre per Bank of Cyprus, il primo istituto di credito, si parla di una perdita che parte dal 37,5% e a cui può aggiungersi un ulteriore 22,5%.

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